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Fara Sabina elezioni comunali, fuori dalla contesa i tre consiglieri di opposizione di "Bene Comune"
La notizia non è ancora stata “formalizzata” (il diretto interessato si riserva di rilasciare una dichiarazione ufficiale oggi), seppure le indiscrezioni circolate sulla lista a sostegno del candidato sindaco Vincenzo Mazzeo siano già, di fatto, una conferma. Con la fuoriuscita dalla prossima contesa elettorale di Danilo Maestri e del suo progetto civico “SceltaLibera” termina a tutti gli effetti il progetto “Fara Bene Comune”, nato quattro anni e mezzo fa a sostegno dell’allora candidato sindaco Carmelo Tulumello, e che ha visto un impegno costante in consiglio comunale dei tre consiglieri aderenti.

Tutti e tre fuori dalla nuova contesa elettorale: oltre a Maestri, infatti, hanno già dato forfait sia Gabriele Picchi, sia Paolo Spaziani, per settimane indicato come candidato sindaco della nuova coalizione “Fara Merita” in quota Partito democratico, e poi silurato dallo stesso partito che lo ha inizialmente sostenuto. Il suo partito, quel Pd che ha poi individuato – secondo i beninformati addirittura cercandolo direttamente – in Vincenzo Mazzeo il “nuovo” (si fa per dire) candidato sindaco. E che ora, di questa scelta, come ribadito dai vertici provinciale, regionale e anche nazionale del partito, sarà costretto ad assumersi la piena responsabilità. Nel bene o nel male. Perché si è giocata tutta nelle aule democratiche farensi la partita che, alla fine, ha portato all’ennesima spaccatura interna dell’elettorato di centrosinistra.
Prova ne sono alcune recenti dimissioni illustri dal direttivo comunale dei democrat, come ad esempio quella di Gabriella Raulli, confluita poi nel progetto de “Il Ponte” di Daniela Simonetti, alla faccia di chi non identifichi a sinistra la lista dell’ex assessore farense alla cultura. Su quel progetto, per un attimo durato pochi giorni, si era raggiunto un accordo. Accordo che poi, secondo i beninformati, lo stesso Pd di Fara avrebbe fatto saltare, ritirando in ballo Mazzeo e ponendo la sua candidatura al voto di un direttivo convocato in fretta e furia, e finito con 8 voti a favore e 6 voti contrari. Spaccatura nella spaccatura, nonché importante chiave di lettura per il futuro politico della segreteria dem di Fara. Un nome che divide più di unire quello di Vincenzo Mazzeo. Non solo in casa Pd, ma anche nel resto della coalizione: i Comunisti di Marco Sgavicchia sono ormai con un piede e mezzo fuori dalla porta di “Fara Merita”, il Partito socialista, alla fine, non presenterà nessun candidato in lista, scegliendo la strada di un appoggio esterno tutto da definire. E se come si presume anche “SceltaLibera” e Danilo Maestri resteranno fuori, cosa rimane, di fatto, di quella coalizione che avrebbe dovuto rilanciare l’immagine (e le sorti politiche) del centrosinistra nel secondo Comune della provincia? Ai posteri l’ardua sentenza.