Bufera sulla nomina degli scrutatori. Picchi: "Tutto regolare"
Esplode forte la polemica attorno alla nomina degli scrutatori comunali per le prossime elezioni di settembre. Ed è un tutti contro tutti tra gli schieramenti in campo, ognuno a sostegno della propria posizione. Il primo a rispedire i duri attacchi delle scorse ore è l’ex consigliere comunale di Fara Bene Comune Gabriele Picchi – accostato tra i sostenitori della candidata Roberta Cuneo -, che, difendendo l’operato della commissione consiliare responsabile della nomina degli scrutatori, ribadisce: “Visti i video deliranti e le dichiarazioni imprecise che girano sui social, ci tengo a chiarire che la commissione per indicare gli scrutatori è composta da tre consiglieri votati in Consiglio (Fabio Bertini, Danilo Maestri e Giorgio Giovannelli) i quali, se assenti, sono sostituiti da supplenti (nella fattiscpecie il sottoscritto per Maestri e Alessandro Bielli per Giovannelli) , il presidente è sempre il sindaco oppure il commissario prefettizio come titolare di diritto”.

“Senza commissione - aggiunge -, non si possono fare le elezioni, perché non è possibile costituire i seggi e pertanto ho sentito il dovere di andare in sostituzione di Maestri quando sono stato avvisato che era assente. La polemica nata sui social è puramente strumentale a chi l’ha fatta – tuona Picchi - perché, come a tutti ha spiegato il commissario prefettizio, non era possibile in tempi così ristretti allestire un sistema di sorteggio qualificato che richiede anche alcuni passaggi amministrativi. Mi risulta che gli attuali candidati ex sindaci o bimbi non hanno mai voluto fare il sorteggio durante la loro consiliatura, sebbene la legge per gli scrutatori risalga 1989. Nella seduta di commissione Giorgio Giovannelli non è venuto, così come il suo sostituto, Alessandro Bielli (il primo candidato nelle fila di Marco Marinangeli, il secondo in quelle di Vincenzo Mazzeo, liste tra le più critiche sulla nomina degli scrutatori, ndr), in compenso è stato presente Basilicata che, invitato dal commissario prefettizio a partecipare e dare un contributo nelle nomine, ha declinato dicendo di essere un semplice spettatore. Alla fine 13 scrutatori sono stati nominati da Bertini, 13 dal sottoscritto e 26 dal commissario prefettizio”.
Chiamata in causa, anche Daniela Simonetti, candidata sindaco de “Il Ponte”, ha voluto dire la sua: “Piuttosto che il sorteggio – dice – si sarebbero dovuti individuare disoccupati e studenti, dando loro la priorità. E’ ora che si smetta di offendere l’intelligenza dei cittadini”.