I loculi fuori dal cimitero di Passo Corese
Stanno lì, sul ciglio della strada a lasciare poco spazio all’immaginazione. Un camion li ha scaricati lunedì mattina davanti all’ingresso del cimitero di Passo Corese. La lunghezza è quella giusta a contenere una bara. Blocchi di cemento, destinati a custodire i defunti. Sono stati lasciati sul marciapiede, in attesa di venire installati e serviranno a tamponare la carenza di loculi a Fara Sabina.

Nei mesi scorsi, il problema delle sepolture è balzato più volte alle cronache. La soluzione sarebbe dovuta arrivare con un project financing, rimasto bloccato perché in maggioranza non riuscivano a trovare una quadra. «È lo scempio più assoluto. Vedere questi blocchi di cemento e capire che servono a dare sepoltura ai nostri morti è drammatico - attacca Vincenzo Mazzeo, del gruppo consiliare FaraMerita. - È la trasposizione plastica della totale mancanza di programmazione di nove anni di amministrazione. Quelli che hanno fatto gli assessori anche in campagna elettorale, come mai non hanno capito che servivano nuovi loculi e hanno costretto gli uffici a correre ai ripari con soluzioni dell’ultim’ora? Vale più la sistemazione di una piccola pratica o un interesse generale e un’emergenza come quella dei loculi? Il cimitero ha una funzione architettonica, rappresenta il culto, la memoria, deve essere un posto dignitoso. Pensiamo a novembre, quando tutti andranno a fare visita ai propri cari. Quale obbrobrio si troveranno davanti? Un muro di cemento».
Mazzeo attacca sull’assenza di progettazione, sulla gestione cimiteriale e sul rischio di trasferimento delle salme. «Oggi una estumulazione, di normale amministrazione, è diventata un’operazione straordinaria, e si spacciano loculi prefabbricati per un intervento strutturale. Una cosa del genere nel nostro comune - tuona Mazzeo - non è mai accaduta: gli ultimi loculi sono stati realizzati durante la mia amministrazione, 10 anni fa, e non certo attraverso prefabbricati di cemento. Questa è una soluzione rabberciata per evitare il trasferimento dei nuovi defunti a Montopoli e Toffia, perché qui non c’era spazio per le sepolture. In questi nove anni non è stato fatto nulla. Le società sportive, in assenza di impianti, si sono dovute spostare fuori comune e la stessa sorte la stanno riservando ai nostri defunti. Dopo aver aumentato il costo delle luci votive, aver istituito la “tassa sul morto” di 240 euro, la risposta qual è? I loculi prefabbricati? È una vergogna. Se non riescono a gestire i morti, figurarsi i vivi. Pensare ai cimiteri è una delle prime cose che deve fare un’amministrazione. Invece, hanno dimenticato tutte le questioni più importanti per il territorio ed ecco il risultato». © RIPRODUZIONE RISERVATA