Fara Sabina, appello per attivare un drive-in per i test riservato ai bambini
L’obiettivo è riuscire a sensibilizzare i vertici sanitari per ottenere l’installazione di un drive-in pediatrico e l’avvio di uno screening gratuito sulla popolazione under 16 e over 60 di tutte le frazioni di Fara Sabina. La missiva, datata 15 novembre, è partita all’indirizzo del Dg della Asl, Marinella D’Innocenzo, dell’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato e del consigliere regionale Fabio Refrigeri, dai consiglieri comunali di FaraMerita, Vincenzo Mazzeo, Franco Cipriani e Lara Scipioni.

La richiesta muove dall’esigenza di dotare Fara Sabina di un servizio che possa diventare strategico e fruibile anche oltre i confini comunali e provinciali, per velocizzare l’individuazione dei positivi, specie tra i bambini. L’attesa tra esecuzione dei tamponi e ricevimento del risultato comporta attese spesso troppo lunghe che si abbattano sul percorso didattico dell’alunno e di conseguenza sulle famiglie. «La positività di un bambino prevede la quarantena dell’intera classe, quindi in media di altri venti bambini - - spiegano i tre consiglieri. - La popolazione scolastica di Fara è composta da circa duemila studenti under 14 e l’apertura di un drive in specifico alleggerirebbe anche il lavoro della AslRoma 5 essendo Fara confinante con Montelibretti, Nerola e Fiano Romano. Considerato che la quarantena di un bambino under 14 presuppone l’isolamento di tutto il nucleo familiare e che tenere un bambino per tante ore in fila al drive-in è assai difficile, chiediamo l’installazione di un drive-in pediatrico specifico per i nostri bambini e la possibilità di avviare uno screening gratuito sulla popolazione under 16 e over 60 in tutte le frazioni del nostro comune». L’istanza arriva qualche ora prima della decisione della Regione, resa nota via facebook dal consigliere Refrigeri, secondo cui «nel Lazio anche i pediatri potranno effettuare i test antigenici rapidi e rilasciare le certificazioni di fine quarantena. Grazie all’accordo raggiunto con Fimp e Cipe i 700 medici pediatri della nostra regione - spiega il consigliere - saranno messi in condizione di effettuare i test presso i loro studi o, qualora non fossero idonei, in strutture messe a disposizione da Asl, Protezione civile o Comuni, anche nei fine settimana, festivi e prefestivi. Ai pediatri la Regione mette a disposizione percorsi formativi anche avvalendosi dell’Inmi Spallanzani. L’esito dei tamponi dovrà essere trasmesso secondo le procedure informatiche in vigore”.