Una panchina arcobaleno per Fara Sabina: la proposta di Fara Libera Tutti e Arcigay al Comune
Una panchina arcobaleno per Fara Sabina. La proposta è stata avanzata dai ragazzi di Fara Libera Tutti insieme al presidente di ‘Rieti LGBT+ Associazione Arcigay’, Domenico Di Cesare, al sindaco Roberta Cuneo e a tutti i membri del Consiglio comunale. L'obiettivo dei promotori è infatti quello di dare vita a un'iniziativa che non sia prerogativa di una singola associazione o forza politica, ma venga condivisa e sostenuta da tutte le realtà politiche e associative farensi così da assumere un carattere istituzionale e di conseguenza inviare un messaggio più forte. Al quale far seguire ulteriori interventi, ancora più concreti, quali sportelli antiviolenza e giornate di sensibilizzazione.

«Il prossimo 17 Maggio - si legge nella missiva inviata a sindaco e consiglieri da Fara Libera Tutti e ‘Rieti LGBT+ Associazione Arcigay’ -  ricorrerà la giornata internazionale contro l’omolesbobitransfobia, contro, cioè, l’odio e la violenza nei confronti delle persone omosessuali, bisessuali e transessuali. Convinti dell’importanza di questa giornata internazionale e consapevoli della necessità di incrementare le iniziative di sensibilizzazione sul tema attraverso messaggi il più possibile condivisi, proponiamo l’installazione di un simbolo nel nostro Comune. Crediamo, però - sottolineano i promotori - che questo simbolo assuma il suo reale valore solo se condiviso e supportato dall’istituzione Comune, nella persona della sindaca e da tutte le forze, di maggioranza e minoranza, che siedono in Consiglio comunale. Facendo seguito alla mail che l'associazione ‘Rieti LGBT+ Associazione Arcigay’ ha inviato a tutti i 73 comuni della provincia di Rieti, e in particolare a Fara Sabina in data 14/12/2020, rinnoviamo la richiesta. In collaborazione con l'Arcigay di Rieti, proponiamo dunque l’installazione di una panchina Arcobaleno nel nostro comune, come simbolo di lotta e condanna a ogni genere di discriminazione sopracitata, facendoci carico delle spese di installazione e realizzazione della panchina stessa. Una panchina che crediamo debba veicolare un messaggio forte inviato non da questa o quella associazione, questa o quella forza politica, ma dall’Istituzione nella sua interezza. Siamo consapevoli - proseguono - che un simbolo non basti a risolvere un problema, ma crediamo possa essere un punto di partenza per mettere in campo iniziative (sportelli antiviolenza comunali/giornate di sensibilizzazione) che possano far diventare il nostro Comune più vicino a questi temi. L’indifferenza è la più grande alleata dell’odio, per questo siamo a chiedere a tutti voi un impegno concreto. Noi non vogliamo essere indifferenti - concludono - e siamo convinti che né lei, sindaca, né tutte le forze presenti in Consiglio lo vogliano».
Venerdì 15 Gennaio 2021 di Raffaella Di Claudio