Fara Sabina, gestione della frazione organica dei rifiuti. In arrivo 17 stazioni automatizzate ad accesso diretto
Non un unico impianto, ma 16 stazioni automatizzate ad accesso diretto di cittadini, associazioni di utenti e una a uso esclusivo della mensa scolastica. Il progetto integrato per la gestione della frazione organica dei rifiuti a Fara Sabina si articolerà così. La richiesta di finanziamento dal Comune al Ministero della Transizione ecologica è di 3,4 milioni e punta a installare entro aprile 2023 7 stazioni con una capacità annuale di 130 tonnellate, 9 da 60 tonnellate all’anno e un impianto da 18 tonnellate annue per la mensa.

Lo scopo è trattare l’organico direttamente sul territorio, riducendo i costi di trasporto in discarica. Gli impianti di compostaggio dovrebbero essere automatizzati e non produrre percolato o gas pericolosi. Per abbattere gli odori dovrebbe funzionare un bio-filtro. Il conferimento, visto che dovrebbero essere installati in tutti i centri abitati del comune, è effettuato dai mezzi di raccolta dei rifiuti o dal cittadino che, inserendo tessera sanitaria, card personalizzate e Qr code, viene identificato, registrando quando e in che quantità ogni singola utenza conferisce il rifiuto. Così, dovrebbe essere applicata una tariffazione puntuale con eventuali premi incentivanti. Il progetto presentato dal Comune prevede due tipologie di impianti e quelli destinati ai mezzi di raccolta hanno una capacità di trattamento che va dai 200 a 250 kg al giorno. Si vedrà quanti dei 17 previsti saranno ad accesso diretto degli utenti e quanti dei mezzi di raccolta.
Organismo collettivo
La vera novità appare quella del compostaggio di comunità realizzato da più cittadini che potranno riutilizzare il compost prodotto, solo se riuniti in un’associazione denominata “Organismo collettivo”. L’associazione dovrà avere un responsabile legale e nominare un conduttore, per garantire il corretto utilizzo delle apparecchiature. Vi possono aderire tutti gli utenti residenti entro un chilometro dall’impianto e l’Amministrazione che, come socio utilizzatore, potrà usare il compost per la manutenzione del verde pubblico comunale.